Con il ritiro dalla 50 km di marcia del campione olimpico uscente di Pechino,SCHWARZER,si riducono praticamente quasi a zero le possibilità di medaglia da parte della pattuglia italiana ai mondiali berlinesi di atletica leggera che si stanno ormai avviando alla conclusione.Situazione sicuramente disarmante e francamente al limite dell’umilliazione per i nostri colori, considerando che in passato anche nelle spedizioni partite con più difficoltà e con incognete di vario raggio, in un modo o nell’altro , qualcosa a casa si era quanto meno riuscito a portare (con tutto il dovuto rispetto e con profonda ammirazione per i risultati di lodevoli atlete come la Di Martino e la Cusma).Alcune assenze di rilievo, certamente non possono giustificare una situazione negativa, che viene da lontano , e che in un prossimo futuro (visto il modo di gestire il nostro settore tecnico) non sembra destinata a miglioramente particolarmente rilevanti.Con quest’articolo cerchiamo ancora una volta di lanciare un ‘ importante ” grido di allarme” sulle condizioni di salute dell’atletica Italiana,sia per il presente che per il futuro,perchè come mi piace sottolineare spesso , i campioni te li porta il padre eterno, ma i buoni atleti li possiamo sempre costruire e allevare noi.Prima però di cercare una cura, bisogna ammettere di essere ammalati.